GIRO DEL MONDO IN BARCA A VELA
Dakar
Venerdì 20/11/2009 Alle 8:00 scapoliamo la punta di Bel-Air incontriamo le piroghe dei pescatori e ancoriamo al CVD centro velico Dakar. Elash sul suo taxi giallo si avvicina e ci spiega cosa dobbiamo fare. Lui è uno degli operatori del CVD che si occupa del servizio di trasporto degli equipaggi a terra. Fai una chiamata sul canale 9 del VHF e loro arrivano veloci e sorridenti. |
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A terra cerchiamo l`ufficio del CVD ma è ancora chiuso e nell`attesa facciamo un giro di ricognizione. Il posto è bello e pulito, il personale tutto senegalese è cordiale e premuroso. Incontriamo una coppia di francesi e chiediamo loro alcune informazioni nel giro di qualche minuto si uniscono uno svizzero che parla italiano e altri tre francesi. Otteniamo tutte le informazioni necessarie per sopravvivere a Dakar. Facciamo le pratiche in segreteria dove ci danno tutte le indicazioni per fare le formalità in città. Usciamo dal CVD e cambiamo gli euro in franchi nella caratteristica bottega di Fara (1euro=650 FR). |
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Sono le 14 usciamo dal centro velico e percorriamo la stada polverosa alla ricerca di un taxi. Lo troviamo e iniziamo estenuanti contrattazioni per il costo del servizio, ben istruiti dagli altri navigatori, riusciremo a ottenere un prezzo onesto. Partiamo e questo viaggio in taxi diventerà l`occasione per dare un primo sguardo a Dakar. Dal nostro finestrino iniziano a scorrere immagini di un luogo fuori dal mondo e dal tempo...carretti trainati da asinelli, strade di sabbia, persone che mangiano e dormono per terra agli angoli della via, bus coloratissimi con persone appese fuori e persino sedute sul tetto, donne dagli abiti sgargianti, uomini altissimi,occhi neri e i sorrisi più belli del mondo! Andiamo a fare delle fotocopie in una bottega 2 metri x 2 piena zeppa di persone che parlano, ridono, si accalcano una sull`altra. In strada c`è una umanità in gran movimento tra polvere e rottami. Andiamo al molo2 sede della polizia e facciamo l`ingresso. Qui ci chiederanno con il sorriso se vogliamo dare una "partecipazione" al lavoro che hanno svolto.Ci trasferiamo al molo10 e otteniamo il visto per 15 giorni. Accaldati, stanchi ma pieni di entusiasmo ritorniamo sul nostro taxi. Ci rilassiamo e ci rendiamo conto di essere in Africa! |
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Sabato 21/11/2009 Passiamo la mattinata in barca per fare le pulizie e qualche lavoretto. Scendiamo a terra e contattiamo Arona, il ragazzo che si occupa di lavori e riparazioni, per sistemare il tangone e recuperare un pezzo di scorta del motore. Il CVD è un ambiente tranquillo popolato da questa bella comunità di navigatori cordiale e solidale per lo più composta da francesi |
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Domenica 22/11/2009 Nel collegamento co Grande Laguna Ghego ci informa che la Dengue ha colpito solo le isole del Sud. Passaimo la giornata a cercare notizie su internet, comunicare con Skype e leggere le mail. Lunedì 23/11/2009 Passiamo la mattinata in barca con Bernard un navigatore solitario francese che non lascerà nulla di intentato per sistemare il nostro pc portatile. A terra facciamo il bucato in questi secchi coloratissimi messi a disposizione dal CVD |
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Martedì 24/11/2009 Facciamo una passeggiata per il quartiere di Hann Plage. Madame Legume e Fatu sono le prime bancarelle che troviamo usciti dal cancello del CVD. Il quartiere di pescatori è molto povero le case sono diroccate, le strade polverose e sporche. Il fiumiciattolo che lo attraversa è una fogna a cielo aperto che si riversa nel mare. |
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Rientriamo passando sulla spiaggia dove troviamo le coloratissime imbarcazioni usate dai pescatori che tutte le mattine portano pesce fresco al mercato del pesce. |
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La baia di fronte al cvd ha una spiaggia piena di rifiuti e l`acqua è sporca e maleodorante a causa degli scarichi dei quartieri di Dakar che arrivano direttamente in mare. Impossibile fare il bagno...i bambini e gli abitanti del posto sembrano non farci troppo caso! |
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Mercoledì 25/11/2009 Prima missione umanitaria presso La Croce Rossa del quartiere di Hann Plage |
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Incontriamo la Direttrice, madame Thioro Cisse che ci mostra la struttura e parla delle attività della croce rossa che si occupa della gestione della scuola d`infanzia che ospita bambini dai 2 ai 5 anni e di tutto il povero quartiere di Hann Plage. Per rispondere alle necessità dell`asilo e del quartiere avrebbero bisogno di giochi per bambini (2-5 anni), materiale scolastico, materiale ortopedico e vestiti (per tutte le età). |
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Scarichiamo da Coelacanthe 25 pacchi di vestiti raccolti grazie al progetto Amici di Coelacanthe. L`operazione è piuttosto lunga. Prima i pacchi sono caricati sul taxi-barca, al molo grazie ad una cariola e all`aiuto di altri navigatori portiamo tutto all`ingresso del CVD dove ci aspetta un furgone della croce rossa. |
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Passiamo tutta la mattina con le maestre e i bambini della scuola (che non possiamo fotografare per la privacy). |
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Giovedì 26/11/2009 Michele non sta bene: mal di testa, qualche linea di febbre e ripetute corse in bagno. Pare sia impossibile sottrarsi a questa malattia del viaggiatore che ha colpito quasi tutti anche adottando le più scrupolose misure di prevenzione. I loro germi sono come leoni per noi!! |
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Venerdì 27/11//2009 Michele non sta ancora bene e sotto consiglio di tutti raggiungiamo la clinica de la Madlene per un consulto. Dopo la veloce visita con il medico, l`esame del sangue e il test per la malaria aspettiamo sulle panchine esterne che i risultati siano pronti. Abbiamo 4 ore, giriamo per le vie accanto poi torniamo sulle panche e ci ritroviamo ad osservare la vita di strada della città: i venditori ambulanti, i taxi sfasciati, i bambini che chiedono l`elemosina, ricchi signori senegalesi ed europei con macchine lussuose. Alle 16 ritiriamo gli esami...niente malaria! Torniamo al CVD a piedi attraversando tutta la città tra i lussuosi palazzi dello Stato e le baracche della popolazione. |
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Sabato 28/11/2009 il mondo si è fermato per la grande festa mussulmana del Tabaski (festa del montone). Ogni famiglia porta un montone a costo di grandi sacrifici per comprarlo, si riunisce con la grande famiglia d`origine e il montone viene ucciso e la sua carne verrà cucinata al forno, alla brace, come ragù...tutte viene consumato e la sua pelle verrà utilizzata per fare un tappeto per la preghiera. Alla sera incontriamo Julienne un ragazzo francese che da anni viaggia con il suo zaino a piedi o in bicicletta per tutta l`Africa e ora è diretto in Brasile grazie ad un imbarco offerto da un francese del CVD. Lui ci presenta Jean Edouard un senegalese che ci invita nel suo villaggio nel Sine Salum. Rimaniamo affascinati dai suoi racconti e dalle pace che sprigiona dalle sue parole. Gli promettiamo che lo raggiungeremo la prossima settimana. |
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Lunedì passiamo la mattinata in dogana per ottenere un prolungamento del nostro soggiorno di altri 15 giorni. Vediamo Julienne partire e poi facciamo acqua e gasolio. Martedì 30/11/2009 Conosciamo la famiglia Baloo, Richard Cinzia e il piccolo Demian di 3 anni. Passeremo tutta la mattinata con Richard girando per ogni via, ditta, negozio, mercato di Dakar alla ricerca di un tubo per noi e di un elica per lui. Lungo la strada chiacchieriamo con lui del viaggio, delle difficoltà incontrate, della solidarietà tra le persone e ci troviamo subito in sintonia con lui. Con le gambe di legno, una sete disumana e le vesciche ai piedi torniamo al CVD dopo 5 ore di cammino. Regaliamo a Richard la crostata e lui ci invita a mangiarla sulla sua barca. Con lui e Cinzia passeremo tutto il pomeriggio a parlare di pesca, viaggi e navigazione. Sono simpaticissimi, persone semplici, sempre sorridenti e di una disponibilità incredibile. |
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Mercoledì 1/12/2009 Michele lavora in barca mente io vado a fare la spesa al king Cash con Marie. Prendiamo il car-rapide per arrivare al negozio, sta chiudendo per la pausa di mezzogiorno ma ci lasciano entrare e velocemente prendiamo quello che ci serve. Qui c`è di tutto. Torniamo con il taxi e i pesanti pacchi pieni di scatolame. Giovedì 2/12/2009 Prepariamo la barca per la partenza di domani mattina. Prepariamo nella ncucina del CVD pane, focaccia, crostata e piadine.La sera salutiamo tutti, ci scambiamo le mail e ci auguriamo di ritrovarci un giorno da qualhe parte nel mondo! |
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