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Giovedì 29 marzo 2012 dopo 3 giorni esatti di navigazione arriviamo a Takaroa e ci ancoriamo a Nord della passe (14°28S;145°02W). La gendarmerie ci contatta sul VHF 16 per sapere se abbiamo intenzione di sbarcare ma noi vogliamo solo fare una sosta e ripartire nel pomeriggio per Manihi. Ci buttiamo subito in acqua per fare snorkeling ma l'acqua é torbida a causa della marea uscente. Pranziamo e ci rilassiamo in pozzetto mentre dei cani sulla barriera corallina si divertono a pescare (ci é capitato spesso di vedere cani pescare alle Tuamotu). Alle 14 con solo il genova facciamo rotta verso Manihi, a 60 mn di distanza, con vento E 8kt. Il mare é calmo e Coelacanthe scivola sulla sua superficie appena increspata. Dopo un tramonto spettacolare il vento cala ma procediamo comunque a 3Kt aiutati dalla corrente. |
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Venerdì 30 marzo siamo davanti alla passe di Manihi che attraversiamo senza problemi nel momento di stanca perfetta (senza corrente). Sul lato Est della passe si affaccia il villaggio con le sue casette bianche e le persone sulla strada che ci salutano. All'interno della laguna grosse trappole per pesci ben segnalate. Tentiamo un ancoraggio a NW ma ci ritroviamo in una zona piena di patate così facciamo rotta verso SW anche se la luce non é più favorevole. Procediamo lentamente e ancoriamo su 14 metri di acqua con fondo di sabbia e corallo (14°27S;146°03W). Il vento é calato completamente, la laguna sembra uno specchio e nel pomeriggio il caldo ci assale. Passiamo tutto il tempo in acqua per trovare un pò di solievo. La natura intorno a noi é di una bellezza spettacolare, avevamo dimenticato la luce e i colori vivi delle Tuamotu.
Sabato mattina prepariamo il pane e facciamo una lunga nuotata mentre vediamo Blue Peter arrivare ed ancorare affianco a noi. In serata sbarchiamo sul motu per andare a caccia di aragoste sul plateau. Il sole sta tramontando e il cielo si infiamma lasciandoci estasiati. Sulla spiaggia incontriamo un gattino che ci fa subito un sacco di feste, purtroppo non abbiamo con noi nulla da mangiare. Ci segue per un pò poi sparisce nel nulla da dove era venuto. Bello passeggiare sul plateau al chiaro di luna ma ad eccezione di qualche bella conchiglia non troviamo altro.
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Domenica 01 aprile leviamo l'ancora con molta fatica perché la catena si é attorcigliata tra i coralli e andiamo ad ancorarci davanti al villaggio (14°27S;146°03W). Kelly ci chiama per radio per dirci che ha trovato una connessione internet gratis. Noi proviamo ma non troviamo nulla. Alle 14 scendiamo a terra tutti e 4 per cercare un negozietto e magari mangiarci un gelato ma sono tutti chiusi. Facciamo un giro per le vie del villaggio molto curato e ordinato. Scopriamo che Kelly ci ha fatto un pesce d'aprile con la storia di internet e se la ride come una matta perché abbiamo abboccato proprio bene tutti e 3. Torniamo su Coelacanthe e ceniamo tutti assieme. |
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Lunedì mattina Michele e Chris vanno a fare un immersione nella passe e tornano entusiasti perché é incredibilmente piena di pesci. Io riesco a trovare davvero una connessione internet gratis (!!) e mi metto a controllare la posta. Nel primo pomeriggio fa un caldo insopportabile al quale non siamo ancora troppo abituati quindi facciamo una salutare "siesta". Il sole da queste parti non scherza per niente! Verso le 17 sbarchiamo e facciamo qualche spesa nei 2 alimentari del villaggio. Le strade si riempono di persone, sulla banchina i bambini fanno tuffi e schiamazzi mentre le donne con le biciclette si spostano da un capo all'altro del villaggio. Sul piccolo molo si trova l'infermeria, il municipio, la scuola e la posta. |
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Martedì 03 aprile alle 6:30 siamo a mollo in un mare piatto e calmo come essere al lago quando Chris ci raggiunge per portarci una baguette appena sfornata. Questi sono i piaceri della vita!
Alle 9 siamo tutti e 4 fuori dalla passe per fare immersioni. Michele pesca, Kelly fa snorkeling e foto mentre Chris mi fa fare la mia seconda immersione. È passato un anno la prima volta e devo praticamente ripartire da zero ma Chris é un maestro attento e paziente. Che belle emozioni essere là sotto tra pesci colrati che ti nuotano intornano e si avvicinano curiosi. Mi sento più a mio agio e riesco a controllare meglio l'attrezzatura e la mia posizione. Mi rilasso e mi lascio avvolgere dalla quiete di questo mondo a me sconosciuto. Mentre Kelly e Chris fanno immersione nella passe trasportati dalla corrente entrante io e Michele facciamo snorkeling in superficie lagati ai due dinghy. Aperitivo su Blue Peter per festeggiare..."I'd like to be under the sea in the octopus 's garden with you"
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Mercoledì mattina piove a dirotto e ne approfittiamo per fare il pieno di acqua. Nel pomeriggio torna il sole e sbarchiamo per fare benzina e il pieno di baguette. Troviamo i gelati e non ci lasciamo scappare questa grande opportunità! La sera mentre il cielo si tinge di rosso prepariamo la barca per la navigazione di domani verso Apataki.
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Giovedì 05 aprile siamo pronti a partire ma non riusciamo a levare l'ancora che si e bloccata intorno ad una patata a 20 m. Solo Chris con le bombole potrà liberarci e alle 10 usciamo dalla passe con ancora la corrente uscente. Veleggiamo con un W 10 Kt per tutto il pomeriggio che diventa S/E 5 Kt dopo il tramonto. Avanziamo comunque a vela per tutta la notte e alle 6:15 attraversiamo la passe di Apataki con marea contraria di 3/4 Kt. La passe é profonda e breve così mettiamo il motore a fondo ed entriamo. Ancoriamo qualche miglio a N della passe in acque trasparenti che ci permettono di vedere perfettamente il fondale di sabbia (15°18S;146°23W). Facciamo subito un bagno in questo mare meraviglioso pieno di cernie e pesci pappagallo. Chris che é arrivato in ritardo deve aspettare la prossima marea.
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Venerdì 06 aprile arriva all'ancoraggio Sakatia che non vediamo dalle Gambier. Loro dopo aver lasciato la barca nel cantiere di Apataki sono partiti per l'Australia e la Tailandia dove hanno passato la stagione dei cicloni. È subito festa e ci troviamo in pozzetto per un aperitivo di "Ben ritrovati" che continua in una cena mentre ascoltiamo il racconto del loro bel viaggio.
Sabato é una bellissima giornata di sole Michele, Chris, Ben e Fred fanno un immersione nella passe mentre io e Kelly facciamo assistenza con i dinghy. Non c'é vento e il mare é uno specchio. Nel pomeriggio gli uomini vanno a pesca per il pranzo di Pasqua.
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Domenica 08 aprile il cielo é grigio e piovigginoso e la giornata scorre tranquilla nei preparativi per la Pasqua. Ci troviamo tutti su Sakatia e le bimbe ci accolgono con delle torte al cioccolato a forma di barche cariche di ovetti e con due piccoli coniglietti Lindt al timone. Sono state davvero brave e creative. La cena é regale: insalata di pompelmo e gamberetti, cernia al limone con sformato di zucca, torta al cioccolato e ovetti per tutti. La serata é allegra e in perfetta sintonia, davvero un ottima Pasqua!
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Martedì 10 aprile veleggiamo verso Sud fino a raggiungere il cantiere dove ancoriamo (15°33S;146°23W). Sbarchiamo la sera per conoscere i proprietari che dopo aver lavorato una vita nella perlicoltura hanno deciso di lanciarsi in questo progetto all'arrivo della crisi nel settore. Sono l'unico cantiere delle Tuamotu e sempre più navigatori decidono di lasciare le barche qui durante la stagione dei cicloni mentre rientrano in Francia. Brindiamo tutti assieme e passiamo una notte di sonno profondo.
Il giorno dopo sbarchiamo per visitare il cantiere costruito su questo motu e devo dire che fà un certo effetto vedere gli alberi delle barche sbucare sopra i cocchi che ricoprono l'isola. Incontriamo Pascal e Philippe che lasceranno qui il loro catamarano per qualche mese. Il cantiere é grande e può ospitare a terra una trentina di barche, l'ambiente familiare é molto conviviale, bisogna solo fare attenzione al consumo di acqua e di corrente che non sempre abbondano.
Passiamo qualche giorno in questo ancoraggio tranquillo tra passeggiate sul motu e sul plateau di giorno e grigliate la sera tutti insieme al cantiere.
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Venerdì 13 aprile lasciamo il cantiere e veleggiamo verso l'ancoraggio di Vahine a Sud (15°36S;146°20W). La giornata é calda e soleggiata con un ottima visibilità che ci permette di evitare senza problemi le grosse patate. Ancoriamo su 10m di fondo su sabbia. Raggiungiamo a nuoto il motu dove troviamo una casetta ben tenuta ma chiusa. Facciamo il classico giro del motu e ci fermiamo in riva al mare a chiaccherare mentre il sole tramonta. Passiamo una serata trabquilla in barca sotto un cielo incredibilmente stellato.
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Sabato mattina ci organizziamo per un pic-nic a terra e pranziamo tutti insieme all'ombra dei cocchi. Il calore del mezzogiorno é tanto e ciascuno si trova un cantuccio per la siesta. L'amaca tra due cocchi é sempre molto apprezzata. Il pomeriggio lo passiamo a mollo in acqua tra chiacchere e risate mentre le bimbe fanno snorkeling tra i pesci colorati. Si conclude un altra giornata di pura felicità qui nei Mari del Sud! |
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Domenica 15 aprile alle 9:30 facciamo rotta verso il villaggio dove ancoriamo tranquillamente approfittando di questi giorni senza vento (15°34S;146°24W). Compriamo il fuoribordo 9cv dei Sakatia (loro hanno preso un 15cv) ad un prezzo eccezionale, ben tenuto e praticamente nuovo. Alle Tuamotu avere un motore più potente ti permette di coprire lunghe distanze senza spostare la barca e di far fronte con tranquillità ai cambiamenti di correnti a volte molto forti della laguna.
Nel pomeriggio facciamo assistenza diving mentre loro si immergono nella passe e poi sbarchiamo per una visita al villaggio. Le persone sono tutte in strade a parlare, giocare a bocce o semplivemente ad osservare i passanti. Sul molo assistiamo all'arrivo della nave Cobia carica di rifornimenti. Domani sarà bene fare un giro negli alimentari per avere la frutta e la verdura fresca.
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Lunedì 16 aprile io e Michele facciamo una bella lezione di diving. Ben ci fa fare numerosi esercizi sul fondo mentre Chris ci segue con la videocamera. Siamo a pochi metri di fondo ma tra i coralli possiamo incontrare tanti pesci e persino una piccola murena. Ben é un ottimo istruttore divertente e paziente. Ci rendiamo conto della grande opportunità che i nostri amici ci stanno offrendo permettendoci di scoprire in tutta sicurezza la bellezza sottomarina di queste isole meravigliose. Grazie di cuore. |
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Martedì 17 aprile alle 14 lasciamo Apataki per fare rotta su Toau. Navighiamo tutta la notte a vela grazie a un S/E 10 Kt ma dobbiamo fare molta attenzione alla vicinanza di Chris. All'orizzonte si vedono groppi sparsi ma fortunatamente ci passeranno giusto accanto. Sakatia e Chris sono diretti all'ansa Amyot dove si fermeranno un paio di giorni prima di raggiungerci nella laguna di Toau.
Mercoledì 18 aprile alle 7:30 attraversiamo la passe di Toau senza difficoltà e ci ancoriamo poco lontano (15°55S;145°53W). Facciamo subito un bagno in quest'acqua meravigliosa e diamo una sistemata alla barca. È una calda giornata di sole ma il vento da E che si é alzato ci rinfresca piacevolmente. Michele costruisce due ali in vetroresina da mettere sul nuovo fuoribordo in modo da agevolare la planata. Funzionano e in pochi secondi la Ferrari riesce a planare con due persone a bordo. Ora che può viaggiare a tutta velocità é degna del nome che porta. Andiamo a terra e facciamo una passeggiata sul reef esterno pieno di belle conchiglie. Ne approfittiamo per raccogliere dei cocchi maturi. 1
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Venerdì 20 aprile Il vento forte fa girare l'eolico e ci regala tanta elettricità così ne approfittiamo per sistemare il nostro archivio di musica (91 GB) e per scrivere le mail. Alle 11 siamo nella passe per fare snorkeling. Per uscire passiamo attraverso grosse onde spumeggianti. La corrente ci trasporta velocemente dentro la laguna mentre osserviamo curiosi i pesci intorno a noi. Ci sono numerosi carangue,napoleone, pappagalli e squali grigi che si avvicinano impavidi. Questa passe che non é troppo profonda é il posto ideale per fare snorkeling. Entusiasti ripartiamo con il dinghy e lo rifacciamo una seconda volta per poi tornare in barca a mangiare qualcosa. Nel pomeriggio andiamo a terra per il bucato con l'acqua piovana trovata in un bidone.Tempo dell'operazione 2 ore...W la lavatrice! |
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Sabato mattina andiamo a fare snorkeling tra i coralli della laguna e mentre nuotiamo tra cernie, pappagalli e pesci trombetta la Ferrari parte alla deriva verso il cuore della laguna. Michele brontolando parte subito per recuperarla. Quando torna si mette a pescare così possiamo prepararci un ottimo pranzetto.
Nel pomeriggio scendiamo a terra e passeggiamo intorno al motu quando vediamo arrivare i nostri amici Blue Peter e Sakatia. Festeggiamo con un aperitivo Caipirinha! Nella notte Michele, Chris e Ben vanno a caccia di aragoste sul reef e tornano con un ricco bottino: 9 aragoste e 20 granchi.
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In una bella domenica di sole ci diamo appuntamento sulla spiaggia per un regale pic-nic. Prepariamo il fuoco per grigliare le aragoste e iniziamo con un aperitivo di granchi alla salsa di soia. ben e Fred raccontano che non é stato semplice cucinarli perché proprio non volevano saperne e uscivano continuamente dalla pentola. Recuperando i resti di una capanna distrutta facciamo un tavolo e sistemiamo degli assi di legno intorno alla stuoia colorata. Degli ibiscus rossi al centro della tavola daranno il tocco finale. |
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Mangiamo e chiacceriamo in allegria felici di questo delizioso pranzo domenicale fatto interamente con i doni di quest'isola meravigliosa. Concludiamo con caffé e torta all'ananas mentre le bimbe si mangiano una simpatica casetta della strega di Hansel e Gretel che hanno preparato nella mattinata. Restiamo in spiaggia tutto il pomeriggio a rilassarci e gustarci fino in fondo questa splendida giornata. Un'altra giornata di ordinaria felicità qui nei Mari del Sud! |
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Lunedì 23 aprile in mattinata andiamo a terra per fare il pieno di cocchi maturi. Michele mi regala una bellissima conchiglia che trova sulla spiaggia. Alle 14 siamo tutti nella passe e mentre loro fanno immersione noi facciamo un altro giro di snorkeling. Appena entriamo in acqua una ventina di squaletti grigi si precipitano verso di noi. Non sono grossi ma numerosi e non essendo abituati ad avere persone che si immergono nella passe si avvicinano molto senza timore. Continuiamo il nostro snorkeling ben contenti di questo entusiasmante incontro. Al tramonto Chris parte per Fakarava, ci chiama tutti sul VHF per farci assistere al famoso Raggio Verde (ovvero l'ultimo raggio del sole al tramonto) che dura probabilmente meno di un secondo. Visto!
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